In questa sezione del nostro blog ProgettoSani ti portiamo informazioni su: Cos’è lo slancio e a cosa serve.
Impulso è una parola latina che si traduce come “movimento” ed è usato come “quantità di movimento” in fisica per definire il rapporto tra la massa di un corpo e la velocità con cui si muove. Questo fa sì che il movimento sia considerato come qualcosa trasferibile e quindi una persona può trasferire una quantità di moto o quantità di moto a un dato oggetto.
cos’è l’impulso
Chiamiamo quantità di moto una quantità fisica derivata dal tipo vettoriale, che spiega il movimento di un corpo in una qualsiasi delle teorie meccaniche. Nella meccanica classica, ad esempio, questo è il nome dato al prodotto della massa del corpo per la sua velocità in un dato momento. Altri nomi per questo concetto sono slancio, slancio o slancio.
storia d’impulso
Galileo Galilea Fu il primo a descrivere lo slancio nella sua opera “Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze”, anche se usò la parola italiana “impeto”. Successivamente, il concetto è stato ripreso da Isacco Newton nei suoi Principia Mathematica, ma sceglie di chiamarlo “motus” e “vis motrix”, cioè movimento e forza motrice, rispettivamente. Le denominazioni latine non sono casuali, ma frutto del fatto che a quel tempo il latino era la lingua colta delle scienze e si usava ancora anche per insegnare nelle università.
Il momento nella fisica attuale
Oggi, invece di slancio, è più comune trovare l’espressione “movimento” qualunque “moto lineare”, che è simboleggiato dalla lettera P e la cui formula è P = M*V, dove M è il simbolo della massa e V è la velocità.
Inoltre, per la fisica attuale, la conservazione del moto è una legge universale il che è vero anche nelle situazioni più estreme che sfidano altre leggi della fisica o le invalidano direttamente. Il fisica quantistica, ad esempio, è un ramo dove le leggi della fisica tradizionale quasi non esistono, ma anche lì i fenomeni atomici e nucleari rispettano la conservazione della quantità di moto lineare. nel famoso Teoria della relatività Secondo Einstein, secondo cui i sistemi si muovono a una velocità prossima a quella della luce, vale ancora la legge di conservazione della quantità di moto.
esempi di momento
Immagina un giocatore di tennis che colpisce la palla. Il momento della racchetta prima di colpirla, sommato al momento della pallina in quello stesso intervallo di tempo, risulta dalla somma del momento della racchetta dopo il colpo e del momento del colpo sulla pallina.
Un altro esempio potrebbe essere un nuotatore in attesa di tuffarsi in acqua da una barca ferma. Prima del salto, sia il nuotatore che la barca sono fermi, il che significa che la quantità di moto totale è zero. Al momento del salto, invece, il nuotatore guadagna slancio in avanti mentre la barca, in accordo con la terza legge di Newton, si muove all’indietro con un impulso lineare identico per grandezza e direzione, ma in direzione opposta a quella del nuotatore. Ciò significa che, ancora una volta, la quantità di moto totale del sistema formato dal nuotatore e dalla barca rimane nulla.