Nel nostro post del blog www.progettosani.it vediamo: Cos’è la carica e la resistenza elettriche e a cosa serve.
A partire dal Settecento l’elettricità e gli effetti che essa produce su diverse porzioni di massa cominciarono ad essere studiati approfonditamente. Benjamin Franklin e Cavendish furono infatti i pionieri nel postulare una legge per la forza elettrica, simile a quella proposta da Newton per la forza gravitazionale. Ma nonostante i pionieri, non è fino a quando Carlo Agostino Coulombche si occupa di divulgare questa ricerca, e nomina l’unità di carico, chiamata Legge di Coulomb.
Proprietà della carica elettrica
La carica elettrica ha le seguenti proprietà:
- Tipi di carico: Può essere negativo o positivo, ripugnante o attraente, rispettivamente. Cariche uguali si respingono, mentre cariche opposte si attraggono.
- Conservazione della carica: La carica totale rimane conservata nel caso di un sistema isolato.
- Quantificazione dell’addebito: La carica è proporzionale alla quantità di carica elementare fornita da un elettrone in un atomo. Questo è equivalente a qe=1.602 10-19C
forza elettrica
Intorno all’anno 1785 si cominciò a parlare degli esperimenti compiuti da Charles Augustin Coulomb, che utilizzò una bilancia di torsione su un carico, dando origine alla Legge di Coulomb. postulare quello “La forza elettrica di attrazione o repulsione tra due cariche è inversamente proporzionale al quadrato della distanza tra loro.” La formula può essere scritta come segue:
Secondo il sistema internazionale di unità, troviamo che:
- F è la forza di Coulomb, espressa in Newton (N).
- q1 è la prima carica, espressa in Coulomb (C).
- q2 è la seconda carica, espressa anche in (C).
- r è la distanza tra le due cariche, espressa in metri (m).
- kc è la costante elettrostatica. Il suo valore è 8,988 × 109N·m 2C-2.